Peeling
Tale processo dà inizio ad una fase di ricostruzione e ristrutturazione della pelle che perciò apparirà più sana, florida e tesa.
COME SI ESEGUE?
Prima dell'applicazione la cute, su cui non deve essere presente nessun prodotto di maquillage, viene accuratamente detersa.
Viene applicato uno strato di crema base per proteggere le labbra e altre zone molto delicate o che si vogliono risparmiare dal trattamento.
Si applicano tamponcini imbevuti d'acqua sugli occhi.
Lo specialista, dopo aver selezionato la giusta concentrazione dell'acido che riterrà più opportuno a seconda del tipo di pelle e del risultato che si vuole ottenere, applicherà con un pennellino o un batuffolo di cotone uno strato sottile di liquido o gel sul viso.
Dopo alcuni minuti, in cui si avvertirà un bruciore più o meno intenso la sostanza verrà tamponata e verrà applicata una crema lenitiva che eliminerà ogni sintomatologia fastidiosa.
TIPI DI PEELING
Le metodiche a disposizione sono innumerevoli: ci sono peeling dolcissimi e delicati, da ripetere più volte e peeling aggressivi dai risultati eclatanti. Il peeling chimico utilizza sostanze diverse:
- Acido glicolico
- Acido salicilico
- Acido tricloroacetico
- Acido cojico
- Soluzione di jessner
- Resorcina
- Fenolo
IL PEELING CON ACIDO GLICOLICO
E' un alfa idrossiacido disponibile in diverse concentrazioni, dal 25% in su è ad esclusivo uso medico. E' un peeling "modulabile", in virtù delle diverse concentrazioni utilizzabili. Generalmente il medico opta per la formula al 70%. Utilizziamo questa tecnica per tutti quei trattamenti cutanei che richiedono un rinnovamento accelerato dell’epidermide superficiale, come le macchie solari e la pelle che presenta segni di invecchiamento. É indicata per quelle persone che hanno segni di acne o segni di fotoinvecchiamento lieve.
IL PEELING CON ACIDO SALICILICO
L'acido salicilico è un acido organico carbossilico con un gruppo idrossilico in posizione beta. L’acido salicilico è poco solubile in acqua, molto in alcool; in soluzione alcolica al 25% può essere utilizzata per peeling superficiali. Esistono diverse formulazioni: dal 15% al 25% a seconda delle necessità.
IL PEELING CON ACIDO TRICLORACETICO (TCA)
L'acido tricloracetico è una delle sostanze più usate e studiate per la realizzazione di peeling di media profondità.
E' un peeling modulabile in virtù delle diverse concentrazioni (5-50%). La metodica di trattamento, il decorso post-trattamento ed il risultato variano grandemente a seconda della concentrazione utilizzata.
5/10% dà in due/tre sedute buoni risultati sulle macchie cutanee , pelle asfittica e rughette;
20/35% ha un'azione molto più incisiva anche in un singolo trattamento. A distanza di 2/3 giorni la pelle più superficiale (epidermide e sottile parte di derma) si distacca e lascia spazio a d una pelle molto più rosata e di migliore struttura.
Il 50% è riservato a coloro che desiderino miglioramenti più importanti e siano disposti a rimanere a casa qualche giorno dopo il trattamento.
L'acido tricloracetico (TCA), può essere utilizzato da solo o in combinazione con altre sostanze e metodiche: con la soluzione di Jessner, con l'acido glicolico, con la microdermoabrasione. L'utilizzo in combinazione con altre metodiche è in genere finalizzato al raggiungimento di risultati più evidenti e duraturi .
PER QUALI PROBLEMI E'INDICATO IL PEELING
Invecchiamento della cute: aumento della luminosità e della tonicità. Scomparsa permanente, ma in tempi non brevi, del senso di secchezza.
Rughe sottili: ammorbidimento e diminuzione. Pelle più vellutata e levigata. Scomparsa delle rughe più sottili.
Iperpigmentazioni (macchie solari, melasma): attenuazione, in molti casi anche consistente.
Acne: nella forma comedonica non infiammata si ottiene un profondo effetto di purificazione cutanea, nei casi con cicatrici e lesioni nodulari si osserva un sostanziale effetto levigante, con attenuazione degli inestetismi.
Cheratosi attiniche e seborroiche, Comedoni, Discromie, Iperpigmentazioni, Melasma gravidico,
Smagliature, Esiti cicatriziali post-acneici o post-chirurgici, Dermatite seborroica e rosacea.
Fonte: http://www.labsanmichele.it/
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