Pulizia del viso

Ognuno di noi si lava il viso tutti i giorni, ma quanti si fermano a pensare se lo fanno nel modo giusto?
Se doveste guardare la pelle attraverso una lente d'ingrandimento prima di essere pulita, sareste sorpresi di trovare il grado di sporco, sudore e make up, residui di petrolio e inquinanti sulla pelle.
La pelle, per la sua posizione periferica, è esposta ai danni provenienti dall'esterno: raccoglie polvere e germi che si mischiano al sebo e al sudore alterando l'equilibrio della sua superficie.
Oggi, con una certa incoscienza, si tende ad un uso eccessivo di detergenti spesso inadeguati.
La loro azione lesiva viene incrementata dall'utilizzo, nella loro formulazione, soprattutto per questioni economiche, di sostanze eccessivamente aggressive.
Un buon prodotto detergente deve possedere un'azione emolliente in grado di garantire setosità e trasparenza cutanea. Deve pulire a fondo la pelle senza inaridirla e irritarla, rispettando quel film idrolipidico che funge da difesa e protezione contro l'attacco degli agenti esterni dannosi.

Il classico sapone risulta inadeguato allo scopo a causa dell'alcalinità che si origina con la sua soluzione in acqua che lo rende addirittura dannoso e non benefico per la pelle umana, specialmente se viene utilizzato su pelli particolarmente delicate come quella dei bambini o degli anziani.
Il detergente non deve assolutamente asportare o distruggere il film lipidico che riveste la pelle, in misura diversa a seconda delle zone del corpo considerate, con un pH che varia da 5 a 6 e che agisce come lubrificante, come antibatterico e contro gli agenti atmosferici.
Il comune sapone è un tensioattivo anionico, perciò è una molecola in grado di abbassare la tensione superficiale, di solubilizzare il grasso e lo sporco, ma contrasta con la situazione fisiologicamente acida della superficie cutanea. Si può dire che i comuni saponi da toeletta contribuiscono a dare un senso di pulito e di gradevole profumo e sono abbastanza innocui se usati con moderazione per pelli fisiologicamente sane.

L'uso dei saponi da toeletta deve essere limitato o integrato con l'utilizzo di creme od oli atti a ricostruire il film lipidico cutaneo quando la pelle è delicata o già provata da altre stimolazioni fisiche.

Alcune reazioni, come le dermatiti da sapone e da sostanze alcaline e l'aridità cutanea, sono piuttosto frequenti specialmente se la pelle su cui si usa il sapone è già secca oppure se il sapone utilizzato non risponde a particolari caratteristiche che lo rendono fisiologicamente adatto.
Esiste un'alternativa al sapone classico costituita dal "non sapone" o pane detergente: è costituito da tensioattivi di natura diversa, miscelati a cere e polisaccaridi ai quali vengono aggiunte altre sostanze ammorbidenti ed umettanti.Quando si usa questo prodotto se ne utilizza una quantità minima per pulire e fare schiuma, ma è fondamentale risciacquare a lungo la pelle per evitare di lasciarne tracce. Una controindicazione nell'utilizzo di questo sapone o di quello tradizionale, è che l'esposizione all'aria sul portasapone rende il prodotto in questa forma igienicamente inadeguato, infatti sarebbe meglio usare sostanze contenute in flaconi, in dosatori chiusi che garantiscono una migliore condizione igienica.
Fonte: shinynails

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